CSI Sant’Andrea delle Fratte

Ovviamente la battuta del weekend è stata: gli mancava solo lo stupratore, al Pd. Ovviamente la settimana si apre con: gli mancava Beppe Grillo, al Pd. Ovviamente è impossibile spiegare alla gente che quel che sta succedendo nel Partito Democratico non è la puntata-pilota di una nuova serie intitolata, che so, CSI Sant’Andrea delle Fratte. Ovviamente è impossibile, dall’interno, strutturare un progetto solido, se ogni ventiquattr’ore uno strillo di giornale (quelli online, poi) basta a sparigliare carte già ampiamente truccate. Sulla prima questione. La vicenda dello stupratore seriale è odiosissima, ma non credo il Pd si meriti la nota di classe. O meglio, dovrebbe avere il talento, come i bravi studenti, di far capire che non è di tutta la classe il problema di presunta moralità (non di questo tipo di moralità, almeno). Sulla seconda. Si sa che coi primi caldi Beppe Grillo si scatena. Si sa anche che è notoriamente uomo di grande modestia. Si autocandida alle primarie dicendo che dopo Berlinguer nella sinistra c’è stato il vuoto. Del che si può anche discutere, ma c’è modo e modo. Così come c’è modo e modo di dire che forse non è il caso senza doversi inventare l’epurazione preventiva di uno che non è neanche iscritto (cfr. Piero Fassino). O forse – postavo ieri su Facebook – la storia di Grillo è solo un fake, come questo. Anche dei cinesi si può discutere, ma che siano dei geni è un fatto.