Pd fritto misto

fritto_mistoAnche quest’anno ci siamo messi il grembiule, e abbiamo ripreso il rito annuale delle feste ex “de l’Unità“, ora democratiche, che di democratico rischiano di avere solo la scelta della gente di disertarle. Democraticamente, appunto. In realtà lo spazio ci sarebbe, in questa Italia che è tutta una provincia, e in cui un partito di centrosinistra (senza trattino, come si dice oggi) potrebbe ancora pensare di occupare quell’area di intrattenimento misto a riflessione che dura un’estate. Anche quest’anno tra fumi di salamelle e lotterie e “ballo del pinguino”, dunque. Con la differenza che se nel 2008, col ricordo delle Politiche ancora fresco, tutti dicevano «lasciamo passare l’estate, si riparte con l’autunno», quest’anno la Base dei cosiddetti militanti e simpatizzanti chiede che si faccia qualcosa adesso. Vede un paese immobile e un Pd più immobile ancora. C’è quello che ormai s’è rassegnato e quell’altro che prevede scenari apocalittici («ora che l’estrema sinistra è scomparsa, la deriva terroristica è alle porte»: ussignur). Riprendiamoci quello spazio. Rimettiamoci il grembiule e partiamo dalle cose. Da un’estate dove torni l’illusione, come canta qualcuno. Perché mentre il paese va avanti a infarinature, la domanda è: per chi stiamo infarinando tutto quel fritto misto?

PS: Stasera alla Festa Pd di Vimercate ci sono i Selton. Una di quelle cose che fanno bene. D’estate. Secondo me.

5 Risposte to “Pd fritto misto”

  1. giorgio Says:

    mi piace l’equazione PD-fritto misto(ironia della sorte, è il mio incarico alla festa democratica) e mi piace ancor di più l’idea che si aveva un anno fa del Pd, come qualcosa di nuovo e di semplice legato a poche, ma pregnanti parole d’ordine; laicità, stato sociale,bipolarismo.
    pochi ingredienti appunto, come nel fritto misto, o come in un buon spaghetti al pomodoro, o aglio olio e peperoncino e si potrebbe continuare con tante altre ricette della cucina POPOLARE italiana-
    tornando al fritto misto, due sono le cose fondamentali:
    la materia prima, cioè pesce fresco e di ottima qualità, cosa che anche il PD aveva(e spero abbia ancora)
    la cottura, fondamentale, perchè basta un attimo per rompere l’equilibrio e trovarsi nel piatto un fritto ciccoso e duro, cosa che è successa al PD in questo anno: ci siamo stracotti in discussioni inutili, in guerre di bottega che ci hanno allontanato dalla realtà e dalla tanta gente(tantissimi giovani), che riempiva le nostre piazze solo un anno fa.
    dobbiamo ritornare a ritrovare l’equilibrio della nostra tradizione culinaria: piatti semplici ed equilibrati.
    come cantano i Selton, ma nella versione italiana “Gianni fa le pizze e i toast al superbar, noi dobbiamo ricominciare a parlare alle persone che al barista urlavano: “Gianni, mi fai un tosto?”.

    ps: dispiaciuto per Chiamparino, ma fermamente convinto in una terza via: é il momento, per voi giovani della “discesa in campo”

  2. ambrox Says:

    Mi piace molto questa lettura. Sono d’accordo con te
    http://ambrox.wordpress.com/

  3. Omar Says:

    Sono arrivato qui dal blog di Civati, ma uno che mette come header del blog il Re della mezza porzione, con tanto di moschettieri che incrociano le forchette, è da subito amico mio!
    Omar

  4. riflessioniquotidiane Says:

    Bellissimo articolo. condivido in pieno!
    http://riflessioniquotidiane.wordpress.com

  5. betta Says:

    qui a roma l’hanno chiamata democratic party!!!! e a me è venuta l’orticaria….repellente!!!

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