E l’Italia è questa qua

Lo stato del Paese si legge nei tre finalisti di Sanremo: il delfino della Napul’è neomelodica (Sal Da Vinci, protegé di Gigi D’Alessio), un omofobo teo-con tentato dai Family Days (Povia, che era Luca, che era gay) e il prodotto di un reality show (l’ingellatissimo Marco Carta, vinse Amici). Alla fine, come sempre, trionfa il qualunquismo, e a vincere è il terzo (per fortuna). E – sotto lo sguardo complice della potentissima Maria De Filippi, la Oprah Winfrey nazionale – anche il Festivàl si inchina definitivamente al berlusconismo. La terra dei cachi, eh sì.

5 Risposte to “E l’Italia è questa qua”

  1. Anellidifumo Says:

    Gran bel post. Io aggiungo che si poteva vedere tutto attraverso lenti rainbow:

    vince il gay nel cassetto, contro l’ex gay nel cassetto.

  2. md Says:

    ottima sintesi! come non darti ragione?

  3. Ratatouille Says:

    In meno di due secoli l’Italia è passata da essere un’espressione geografica,
    ad essere il palinsesto del giorno.
    Se almeno la classe dirigente in questi due secoli fosse cambiata non sarebbe poi troppo malaccio,
    invece…

  4. Elfo Bruno Says:

    Concordo con quanto detto da Anelli. Alla fine, come dico nel mio blog, è una vittoria gay (che non vuol dire, si badi, che è una vittoria per TUTTI i gay).

    🙂

  5. dessisa Says:

    come diceva orwell “l’ignoranza è forza”..

Lascia un commento