E non ditemi che in fondo, a un certo punto, De Gregori aveva pure endorsato la Bindi

Caro Partito Democratico, sono un tuo ex iscritto, ho anche ricoperto una pur esigua carica a – diciamo – tuo nome, anzi ho proprio assistito alla meravigliosa creazione del Gruppo Unico, ho contribuito a stendere mozioni, ti ho difeso anche quand’eri indifendibile (be’, poi mi son stancato), probabilmente ti rivoterei anche oggi, per la stessa assuefazione alla perpetuità con cui ogni anno mi trascino a vedere i sempre più modesti film di Woody Allen. Epperò, quando leggo storie edificanti come quella del buon Lusi, ormai mi viene da associarti solo a quella canzone lì. Quella che strofa con «Tu sei seduto comunque, dovunque, qualunque cosa fai»; e con «Tu sei un ragazzo pulito, hai le orecchie piene di sapone. Sarà per questo che non distingui più la regola dall’eccezione». E potrei citare tutti i versi di tutta la canzone, sicuro troveremmo 13 milioni di metafore.

Una Risposta to “E non ditemi che in fondo, a un certo punto, De Gregori aveva pure endorsato la Bindi”

  1. La moglie n. (ho perso il conto) Says:

    Ecco un esempio di “qualcuno che scrive esattamente quello che avevo in mente, con le parole che avevo in mente, ma che non mi sono mai uscite”.
    Scusa Mat Maieutico, mi presti l’incipit, tutto fino al primo punto? A dirla tutta a volte un po’ mi vergogno nell’aver ricoperto “una pur esigua carica” a suo nome. Mi devo vergognare della mia vergogna?
    Ma era cominciato tutto malissimo: a 18 anni, la prima volta che votavo in assoluto, potevo solo scegliere tra Rutelli, Di Pietro e Berlusconi.

Lascia un commento