È un Natale di crisi. L’ho capito oggi sul treno Roma-Milano, guardando fuori dal finestrino. Avete presente quei tremendi Babbi Natale appesi ai balconi delle case? Non ci sono più. Scomparsi. Spariti. Evidentemente nessuno ha più voglia di tentare l’arrampicata (economica, s’intende). L’estetica del paesaggio ci guadagna, ma pensare alle famiglie che non appendono più fuori dalla finestra il loro Babbo Natale free climber mette un po’ tristezza. Non mi sono mai piaciuti, ma per un attimo ho sperato che fossero stati semplicemente rapiti. Come i nani da giardino.
15 dicembre 2008 alle 7:31 PM
per l’ispagna è diverso. i babbi-ragno ci sono, eccome, solo che non si arrampicano più a balconi e vetrate, ma a cordicelle bianche un po’ sminchiuse che pendono dalle terrazze. sembrano ghostbuster di fretta o lugubri impiccati e fanno molta impressione. la crisi tocca anche questa penisola. goditi il natale e i raduni di facebuuhk.
19 dicembre 2008 alle 4:47 PM
in effetti.. che tristezza. pensare che li stavo comprando anch’io e ho rinunciato…
31 dicembre 2008 alle 2:35 PM
In Campania e in Puglia il Babbo Natale che si arrampica resiste. Forse nelle regioni del Sud la crisi economica si avverte di meno, oppure noi meridionali siamo meno disposti a rinunciare alle nostre abitudini, per quanto pessime esse siano.