«Non si possono confondere conti pubblici con conti privati.»
Può capitare di sbagliare carta di credito, come è accaduto a Del Bono.
«No, ho solo la mia carta di credito personale nel portafoglio, non posso sbagliare. Le spese del Comune passano attraverso la segreteria.»
(dall’intervista di Concita De Gregorio a Giuliano Pisapia, Repubblica di oggi)
Ryan Gosling, che nelle Idi di marzo di Clooney non è Del Bono ma uno stratega elettorale molto abile e molto liberal, vuole prendere i soldi del partito per risolvere una brutta questione diciamo personale.
«Nessuno dovrebbe avere troppo a lungo a che fare col potere. […] Due mandati al massimo, senza deroghe. Rotazione della classe dirigente. Cambiamento.»
George Clooney, che nelle Idi di marzo di se stesso medesimo è un governatore molto abile e molto liberal, punta alla Casa Bianca e ci si vuole piazzare da subito non per quattro: per otto anni.
«[…] Ci sono tante persone che millantano. Poi ho chiesto a lui [Pierfrancesco Maran, assessore ai trasporti], l’ho ascoltato e credo al fatto che non abbia ascoltato nessuna pressione.»
I democratici statunitensi in generale, che nelle Idi di marzo di Clooney sono molto poco abili e molto poco liberal, subiscono pressioni da chiunque millanti qualunque cosa.
Conclusione 1: Clooney non legge le interviste a Pisapia.
Conclusione 2: Clooney ha girato il biopic di Penati. No: della Questione Morale.
Conclusione 3: Clooney non è più il democratico di una volta.
Conclusione 4: Clooney ha passato davvero troppo tempo in Italia (le battute sulle minorenni incinte che manco Ruby Rubacuori).
Conclusione 5: Le idi di marzo è bruttino, ma se ne riparla a gennaio.